Come quando si vede un amico o un fratello ammalarsi e soffrire, così negli anni abbiamo tentato, sperato, curato. Ma le cure, ahimè, non sono state sufficienti e allora abbiamo fatto semplicemente il meglio che potevamo: curare e coccolare gli alberi senza abbandonarli, eseguendo potature leggere, arature dei terreni, e soprattutto, com'è ovvio per noi, bandire totalmente la chimica e i pesticidi su di loro. Molti alberi li abbiamo persi (li sostituiremo, anche se ci vorrà tempo), ma molti altri, forse per l'amore che ci abbiamo messo, o forse solo per una coincidenza, sono ancora vivi. E finché ci resterà una speranza anche piccola, continueremo a coltivarli e a raccogliere le olive che vorranno offrire.
Questo spiega come mai, al momento, la nostra produzione di olio è minima e non abbiamo quantità sufficienti da permettere la vendita online. Non sappiamo come andrà a finire. Ma, finché potremo, non molleremo.
Per sapere cos'è il Co.di.ro (complesso del disseccamento rapido dell'olivo) che ha colpito il Salento dal 2012 ad oggi, clicca qui.